Papa Francesco nomina Mario Draghi come membro ordinario nella pontificia Accademia delle Scienze Sociali.. Si tratta di una scelta (geo)politica che nulla ha a che vedere con la sfera religiosa o culturale. Giunge non inaspettata e nemmeno improvvisata.
Nel novembre dell’anno scorso, sul primo fascicolo del mese, così “La Civiltà Cattolica” (quindicinale dei gesuiti stampato con l’imprimatur della Segreteria di Stato vaticana) presentava Mario Draghi: «è stato protagonista di una delle fasi più complesse della storia recente d’Europa. Il suo servizio come presidente della Banca centrale europea è stato decisivo per salvare l’Unione economica e monetaria, e grazie al suo contributo si presenta oggi la straordinaria opportunità di completarla». Dopo la presentazione, l’auspicio: che l’Italia archivi le «istanze populiste» euroscettiche e attui le «necessarie riforme» per compiere la costruzione europea, «che il suo [di Draghi, ndr] modo di procedere senza retorica, con approfondimento e visione, venga assunto in ambiti più ampi della politica sia europea sia italiana». Ed ancora: «Draghi ha saputo prendere decisioni sulla base di analisi rigorose, con audacia e guidato da una visione altissima dell’Europa, unita ben oltre la moneta come nel progetto dei Padri fondatori. Ha creato così le condizioni perché il processo di unione dei nostri Paesi giunga a compimento (…) Emerge come policy maker di altissima statura».
Parole inequivocabili e pesantissime. L’odierna nomina è quindi un chiaro, simbolico ‘endorsement’ di Papa Francesco per l’atlantico Mario Draghi, mira a marcare una visione europeista federalista del Vaticano e ipoteca un suo ruolo nei passaggi politici di breve-medio periodo di un’Unione Europea il cui discredito è molto cresciuto anche in Italia. Colpisce, in questo ‘endorsement’ a Draghi, l’allineamento del Papa con i due massimi esponenti della Lega, Giancarlo Giorgetti e Matteo Salvini, che già prima dell’uscita dell’articolo apologetico su “La Civiltà Cattolica” avevano a più riprese candidato Draghi ora alla presidenza del Consiglio ora a quella della Repubblica.
Per la cronaca, la nomina vaticana è la prima ad essere accettata dall’ex presidente della Banca Centrale Europea dopo aver lasciato Francoforte.
Unione Europea sempre più a trazione franco-tedesca
Barroso, dalla Commissione Europea a Goldman Sachs: i miracoli delle porte girevoli made in UE
UE contro USE e due luoghi comuni euroatlantici
Unione Europea: una razionalità strategica geopolitica delle crisi
Pro-euro e no-euro: curiose convergenze sull’«errore dell’euro» e verità inconfessabili
Il cosiddetto sovranismo di destra italiano: un’antitesi fattiva
Sovranisti costituzionali italiani… allo stesso tempo spinelliani/europei?
I critici della UE, nostalgici della CEE
Alle origini dell’Unione Europea: Spinelli, federalismo e atlantismo
Fra subalternità e scenari in evoluzione: anatomia del fenomeno Ciampi
ass.indipendenza.info@gmail.com – info@rivistaindipendenza.org