La CEE, Trattato dall’impianto neoliberista firmato a Roma nel marzo del 1957, ha funto da battistrada dell’Unione Europea, ne ha posto le premesse creando un groviglio di interdipendenze, di interessi, di dinamiche che ad integrazioni più strette avrebbe necessariamente portato. Come è stato, ovviamente. Altro non sarebbe potuto scaturire.
Per chi vuole, condivisibilmente, la liberazione dal giogo UE-euro ma propone un ritorno alla CEE e al Mercato comune, delle due l’una: o non sa cosa dice o, se lo sa, intende riproporre la dinamica storica che ha portato a questa gabbia UE-euro da incubo. Sarebbe da chiedergli perché.
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