Non sono certo novità le esternazioni di stima di Monti per gli esponenti dell’attuale maggioranza (
Meloni-Monti: un siparietto istruttivo
Giorgia Meloni e Mario Monti: convergenze liberiste), d’altra parte si tratta di frazioni assolutamente prossime nel loro essere antipopolari e succubi al quadro sistemico euroatlantico, i tempi però non sono casuali: il quadro recessivo, le esigenze e conseguenze belliche associate ai vincoli di finanza pubblica made in UE approvate in extremis con la benedizone di Gentiloni renderanno prossima una stretta con dimensioni non facilmente calcolabili. Potrebbe già accadere con la manovra correttiva da vararsi dopo le elezioni europee, altrimenti dall’autunno. Ciò che è certo sono le ricette: tagli, austerità, privatizzazioni e iniquità fiscale.
Per i salvataggi che non ci salveranno (Bagnai dixit), Monti vuol dire fiducia!
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