Prodi, “Cosa cambia in politica estera se vince Schlein o Bonaccini? Niente. Nessuno ha margini di scelta. Le vie sono obbligate”. E ancora, “La Meloni è stata obbligata ad avere un ministro degli Esteri ‘americano’ e uno dell’economia ‘bruxellese'”.
Intervista rilasciata al Corsera (26 febbraio 2023).
L’Italia deve dunque nominare due figure scelte da nazioni da cui siamo, e dobbiamo restare, sottomessi. Non devono essere scelti due bravi, devono essere nominati due fidati servitori delle potenze che ci dominano (per loro interesse ovviamente).
Se un paese non ha autonoma politica estera né propria politica economica questi è una colonia e non uno Stato. E più il governo è fantoccio e maggiore sarà la necessità di sbandierare fumo identitario (‘prima gli italiani’ o l’inno cantato a San Remo servono a illuderci di esistere come nazione).
Controllare questi dicasteri determina l’intera politica di un territorio poiché dalle linee da essi tracciate dipende l’architettura di governo. Diffidate di quei partiti che non si pongono con chiarezza su esteri ed economia. Purtroppo di PD travestiti ne è pieno il paese e di arrivisti-ribelli-ignoranti alla maneskin non abbiamo bisogno.
Non serviva ce le dicesse Prodi queste cose, come non serviva Berlusconi ci dicesse chi è Zelensky ma registro con piacere che almeno se ne parli. È pur sempre un inizio. (Luca Deperi, Indipendenza).
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