«Non sono affatto preoccupato dalla situazione politica. L’Italia ha fondamentali solidi e qualsiasi tipo di coalizione che vincerà le prossime elezioni sarà obbligata a realizzare il programma del Next generation EU». Così l’amministratore delegato (ad) di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, presentando in riunione telematica agli analisti i conti (29 luglio 2022) del primo semestre. Non è solo il timoniere della principale banca italiana a parlare in questi termini. Nel mondo della finanza italiana, nelle stesse ore, interpellati dagli analisti stranieri in vista delle elezioni, anche Alberto Nagel, ad di Mediobanca, ha manifestato tranquillità, ricordando che, dopo la vittoria del M5S nel 2018 e la coalizione di governo con la Lega, quell’esecutivo si era mosso «nella cornice della UE e sotto la disciplina di bilancio che in un certo modo è imposta dalla Commissione UE. Mi aspetto che qualsiasi governo ci sia, l’agenda di Draghi dovrà essere l’agenda del nuovo governo. La possono chiamare in un modo diverso, possono mettere degli interventi sociali a seconda della sensibilità di centrodestra o di centrosinistra ma penso che la necessità di ottenere i soldi del Next generation UE e di essere parti del Tpi [strumento di condizionamento della BCE presentato come scudo anti spread, ndr] non consenta deviazioni». Più caustica la posizione di Andrea Orcel, ad di Unicredit: «Sono convinto che nessun governo si prenderà la responsabilità di far deragliare il PNRR».
Al Forum Ambrosetti di Cernobbio (2, 3, 4 settembre 2022) imprenditori e banchieri non sono allarmati dall’insediamento di un governo a trazione Meloni. Ecco alcune dichiarazioni rilasciate ai giornalisti da alcuni degli oltre 200 partecipanti. Secondo Emma Marcegaglia, presidente dell’omonimo gruppo di spicco nella siderurgia ed ex presidente di Confindustria, il nuovo esecutivo dovrà avere tre priorità: 1. applicare, senza alcuna richiesta di modifica, il PNRR; 2. attenzione ai conti pubblici; 3. puntare su rigassificatori e nucleare. Anche Paolo Rotelli, vicepresidente del gruppo ospedaliero San Donato, non è preoccupato, e pone come priorità la tutela degli operatori sanitari privati accreditati, penalizzati rispetto agli aiuti in bilancio che sono garantiti, sostiene, agli ospedali pubblici. Per Roberto Nicastro, presidente di Banca AideXa, il nuovo governo avrà due priorità: il PNRR e «l’uscita “dolce” dal sistema di crediti garantiti dallo Stato per le Pmi». Assolutamente sereno, sul nuovo governo, Andrea Battista, amministratore delegato di Net Insurance «perché il sentiero è tracciato tra PNRR, TPI (il nuovo strumento della BCE, ndr) e MES. Se ci si comporta bene, l’Europa ci sosterrà, altrimenti si dovranno operare correzioni in corsa».
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