In altri termini emerge la centralità della questione nazionale anche in campo ambientale e climatico: la retorica delle ‘sfide globali’ è un gigantesco alibi per le classi dirigenti al soldo dei segmenti più obsoleti del capitalismo che puntano alla preservazione delle proprie rendite parassitarie (sussidi indiretti e sfruttamento dei beni pubblici). Lo stiamo vedendo una volta di più in questi giorni con l’impennata dei prezzi delle materie prime, cui si risponde rispolverando carbone, nucleare e grandi opere.
Non intendiamo fornire alcuna giustificazione all’inerzia e all’inazione a ogni livello di governo, cittadino e nelle comunità locali, così come nazionale: assumiamo anzi il tema ambientale come dirimente tema politico per una riorganizzazione su basi nuove della società e dell’economia rompendo con la bulimia consumista della globalizzazione a stelle (UE) e stelle e strisce (USA).
Alberto Leoncini (Indipendenza, Treviso)
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