C’è chi evoca l’apartheid per l’introduzione del certificato verde “rafforzato” (Super Green Pass) varato dal governo Draghi.
Un accostamento improprio, ci pare. L’apartheid in Sudafrica o negli Stati Uniti prevedeva l’accesso a luoghi di ritrovo, scuole, mezzi di trasporto, etc. differenti, differenziando sulla base della pigmentazione della pelle (bianchi da una parte, neri dall’altra, per intenderci) e –va da sé– discriminava nei diritti. Una barbarie!
Il Super Green Pass di Draghi & sodali (unitamente alle riforme iper-liberiste di matrice euro-atlantica via via attuate nel sostanziale silenzio e nella non consapevolezza dei più) discrimina nei diritti e, senza tante storie, esclude (se non ci si piega al ricatto estorsivo…) senza nemmeno differenziare.
Storicamente non ci pare di ricordare qualcosa di analogo sotto i regimi dell’apartheid. In sé è peggio.
Ricordiamole le parole dell’Uomo della Provvidenza, Mario Draghi: “Bisogna che anche coloro che da oggi saranno oggetto di restrizioni oppure comunque a cui saranno riservate le restrizioni possano essere, tornare a essere parte della società con tutti noi” (24 novembre 2021, minuto 48:43)
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