Obbligazioni al carbone della BCE, Politica Agricola Comune (PAC) approvata con il voto determinante del gruppo socialista S&D e negoziato UE/Mercosur (un formidabile sostegno a Bolsonaro e al suo comitato d’affari di devastatori (vedasi ad esempio e qui )
questi, tra altri negativi, tre recenti sviluppi della politica dell’Unione Europea sull’ambiente.
Questi sviluppi dovrebbero rendere palese a chi si batte per una transizione ecologica, per un modello di sviluppo alternativo e per la tutela degli ecosistemi, che non solo l’integrazione europea non è di aiuto per queste rivendicazioni ma, come i fatti –da tempo, peraltro– dimostrano, questa istituzione è fattivamente di ostacolo a qualsiasi messa in discussione degli interessi delle multinazionali dell’agrobusiness e delle loro collegate sponde politiche.
Sovranità alimentare, scelte di consumo e organizzazione politica: che fare? Note per un dibattito
Imperialismo straccione italofono in Sud America
Brasile/ L’estrema destra dei ‘Chicago boys’ al potere
Pastori sardi, olivicoltori pugliesi e Unione Europea
ass.indipendenza.info@gmail.com – info@rivistaindipendenza.org