Sugli atti di tutte le commissioni d’inchiesta arrivate a termine (incluse quelle sulle stragi di Ustica e Bologna), si è deciso pochi giorni fa di non desecretarle. La decisione è stata presa dal presidente del Senato (Casellati) e dal suo consiglio di presidenza per un fuoco incrociato di maggioranza e opposizione: la prima voleva fermarsi a quelle concluse al 2001, l’opposizione arrivare “almeno alla scorsa legislatura”. Da allora esponenti istituzionali e di partiti politici di maggioranza e opposizione rilanciano speranze e aspettative di una nuova riunione a stretto giro per togliere il segreto dagli atti. Insomma, dopo le tragedie, la farsa?
Cosa c’è di tanto spaventevole che si vuole rimanga secretato? Sarebbero emerse le responsabilità americane? Francesi? Inglesi? C’è ancora da coprire quelle dei “nostri” Servizi Segreti?
Chi vuole coprire gli uomini NATO (il centrodestra) mostra di essere abissalmente lontano da un reale desiderio di indipendenza, anzi è ancora in scia degli atlantici.
Dall’altra parte la dipendenza del centrosinistra (e 5S) dalla finanza ex area Marco ed il suo vile servilismo ai franco-ariani è storia più recente e probabilmente per questo più sotto i fari.
La realtà è che l’Italia, succube e sottomessa, si trova stretta e contesa tra due occupanti che continuano a determinarne le “scelte politiche” come da svariati decenni.
Diffidate di quei partiti e movimenti che si dicono sovranisti e che non riconoscono questa situazione.
Luca Deperi
(Indipendenza, Savona)
ass.indipendenza.info@gmail.com *** info@rivistaindipendenza.org