Per mesi contattava organizzazioni di mercenari per rovesciare Maduro. Si tratta di Leopoldo López, fondatore del partito Voluntad Popular, lo stesso in cui milita l’autoproclamato presidente del Venezuela ad interim, Juan Guaidó. A sostenerlo non è il presidente venezuelano, Nicolás Maduro, nel mirino più volte di golpisti ispirati dagli USA innanzitutto, ma il quotidiano statunitense Wall Street Journal (Wsj).
In un servizio dal titolo “Guru dell’opposizione venezuelana ha guidato un piano per rovesciare Maduro”, il giornale sostiene che López, attualmente rifugiato nell’ambasciata spagnola a Caracas, ed altri esponenti dell’opposizione esaminarono le proposte di almeno sei compagnie private di mercenari.
Una serie di azioni militari avrebbe dovuto, secondo questi golpisti, innescare una ribellione delle forze armate venezuelane e portare alla caduta di Maduro. Tra queste compagnie c’è anche la SilverCorp coinvolta nell’incursione paramilitare sulle coste di La Guajira (Venezuela) sventata il 3 maggio e che ha portato all’arresto di due ex berretti verdi statunitensi, con un passato, a loro dire, nella sicurezza del presidente USA, Donald Trump. Il giornale statunitense riporta il commento di un diplomatico europeo di rango elevato che ha chiesto l’anonimato e che si è occupato di Venezuela, secondo il quale con questa vicenda “Guaidó ha danneggiato le sue credenziali democratiche”.
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