Oggi a Roma, nello slargo di fronte all’ingresso di Villa Celimontana, nei pressi della sede de “Il Fatto quotidiano”, a partire dalle 16, si è tenuto un presidio per chiedere conto della sciatteria (sulla Siria, l’Ucraina, la Russia ad esempio) con cui la testata (che pure mostra una linea attenta, critica e documentata per gli accadimenti di politica interna, quantunque pur sempre discutibile) tratta gli Esteri rilanciando notizie di fonte equivoca, non verificate e assunteacriticamente nel loro essere di parte (atlantica).
L’iniziativa ha fatto seguito alla lettera aperta del fotografo, giornalista e documentarista Giorgio Bianchi al direttore del quotidiano, Marco Travaglio, che replicava in maniera ritenuta insoddisfacente. Di qui il presidio di protesta.
Successivamente una delegazione di sette persone, tra cui un componente della rivista/associazione Indipendenza aderente all’iniziativa, si è recata alla sede del giornale, preallertata da qualche giorno al riguardo, per essere ricevuta, consegnare una lettera ed avere con la redazione/direzione chiarimenti in diretta ‘streaming’.
Al cancello, i due giornalisti che si erano presentati per conto della testata, dopo ripetute sollecitazioni si sono resi disponibili a ricevere all’interno la delegazione. Il tutto è stato ripreso e seguirà un video di maggiore qualità che a montaggio ultimato sarà diffuso. Intanto divulghiamo la registrazione effettuata con un cellulare. L’iniziativa, questo l’intendimento dei promotori, intende essere un primo passo. Intanto la delegazione ha preso atto dell’ammissione di una cura migliore degli Esteri e di dichiarate aperture e disponibilità (tutto da verificare) da parte dei due giornalisti resisi disponibili a prendere in esame gli articoli oggetti di critica e ad accogliere articoli o informazioni giornalisticamente fondati…
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