La decisione di iniziare l’edizione 2018 del Giro d’Italia da Israele è inaccettabile, a maggior ragione dopo il recentissimo acuirsi degli scontri e le gravissime e sistematiche violazioni dei basilari diritti umani da parte dell’esercito israeliano.
Scegliere l’anno in cui ricorre il settantesimo anniversario della Nakba per tale iniziativa è una vergognosa legittimazione delle politiche poste in essere nell’area dallo Stato ebraico e, suo tramite, dagli Stati Uniti d’America.
Una decisione che contraddice la tradizionale vicinanza italiana al mondo arabo e le consolidate relazioni di amicizia con i popoli del bacino mediterraneo.
Indipendenza aderisce alla campagna per l’isolamento internazionale di Israele anche sul piano sportivo: annullare la partenza del Giro da quella sede è un atto dovuto e una contromisura necessaria per non fornire alcuna legittimazione alle criminali politiche del governo Netanyahu.
Alberto Leoncini (Indipendenza, Treviso)
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